mercoledì 5 novembre 2008

E' fatta !!!




4:08:26
Primato personale !!! 42 minuti meno rispetto al record precedente !!!

Straordinaria....è solo la mia seconda maratona (e pure la prima è stata qui a New York), ma posso dire che questa è la Maratona "più straordinaria del mondo"...per il tipo di percorso: saliscendi che a lungo andare si sentono nelle gambe, paesaggio e, soprattutto, la partecipazione del pubblico...2 milioni di persone ad incitarti in ogni momento, che ti consentono di rilanciare l'azione quando la fatica si sente nelle gambe.

Ore 7: siamo già alla partenza sul Ponte di Verrazano. Fa freddo...sembriamo tutti dei piccoli Yoghi avvolti in felpe, giacche a vento e coperte. La partenza di gran parte del nostro gruppo è fissata per le 10:20...

Ore 10:20: sulle note di New York New York parte la corsa...42 km davanti da bersi tutti d'un fiato. Staten Island,Brooklyn,Queens,Bronx e Manatthan sono i quartieri che attraverseremo... guardiamo l'orizzonte dall'altro del ponte di Verazzano e vediamo la skyline di Manatthan con i suoi famosi grattacieli. Dobbiamo farne di strada...laggiù in fondo sono piccoli piccoli...e ti viene da esclamare "Mamma mia"... al sol pensiero che arriveremo fino là.

I primi 10 km corrono via senza nemmeno accorgersi, tanto si è presi da tutto quello che accade intorno a te. Ho avuto pure tempo per fare dei piccoli filmati che potete vedere nella mia pagina in facebook. Oltre che a correre sei impegnato a dare il cinque alle centinaia di bambini a bordo strada e a sentire i complessi musicali disseminati lungo le strade.
54'55'' il passaggio al 10 km.

1 ora 55'53'' è il passaggio a metà gara. Dove normalmente il più delle volte si finisce...qui è solo la metà. La gara fila via liscia liscia. Non sento la fatica nè tantomeno penso che davanti a noi ci sono ancora 21 km.
Sto aspettando con ansia il temuto Queensboro Bridge, più di 1 miglio di ponte...è lì che lo scorso anno ho rallentato fino quasi a fermarmi per l'infortunio alle ginocchia che mi tormentava da due mese. Da quel ponte, situato al 25° km, non si va più avanti solo con il fisico ma soprattutto con la testa.
Ed il Ponte arriva...duro come non mai...me lo bevo tutto d'un fiato. Dove lo scorso anno camminavo, quest'anno supero chi cammina.
La fine del ponte mette i brividi - curva secca a sinistra - ed improvvisamente sei accolto dal boato di migliaia di persone che ti stanno aspettando. Roba da brividi solo a pensarci...gli occhi luccicano...potete vedere il video di questo momento sempre nella mia pagina di facebook.

Tutto vola via tranquillo fino al 30° km, dove giro in 2:46':17''...con un tempo di proiezione finale attorno alle 3 ore e 53'.

Da questo momento comincio ad accusare i primi segni di fatica. Preso dall'entusiasmo ho corso troppo veloce le prime 3 ore...10''/15'' in meno al Km rispetto alle previsioni...le gambe si fanno dure...voglio finire entro le 4 ore e 10'...stringo i denti, rallento...i km fino al 40° sono i più duri...

Al 40° mi rendo conto che l'obiettivo delle 4 ore e 10' è raggiunto e allora decido di godermelo...saluto il pubblico...braccia in alto....testa in alto...incamero ogni emozione che sto vivendo...accolgo dentro di me le emozioni di 2 milioni di persone che gridano ai lati della strada e ti dicono con sguardo di ammirazione che ormai è fatta !!!

Ultimo miglio: l'apoteosi...un grido unico, intenso...il pubblico sembra una persona sola...muovono le loro braccia in alto, allungano la mano per darti il cinque, sorridono come se fossero persone conosciute da una vita...ti sospingono al traguardo....fino a quando mancano 400 yards...e lì, improvvisamente...nonostante il tifo...sei solo con te stesso...vuoi goderti l'ultimo minuto di questa fatica. Vedi in fondo il traguardo. Ti sistemi la maglietta. Capisci che ce l'hai fatta...anche questa volta...porti di nuovo l'emozione dentro di te...per non dimenticarla e poterla poi utilizzare in futuro, quando ne hai bisogno. E' un'emozione mista di felicità, costanza, impegno, sogno, soddisfazione, tenacia, successo, onestà, sofferenza...quante altre cose si possono realizzare, oltre ad una maratona, facendo affidamento su queste qualità. INFINITE !

Ed INFINITE sono le lacrime quando passi sotto la linea del traguardo, con le braccia alzate...mi chino a baciare la strada, come Gelindo Bordin vittorioso al traguardo dell'Olimpiade di Seoul 1988.

Ti mettono la medaglia al collo...e poi cammini assieme agli altri finisher a prendere il sacco con gli indumenti di ricambio. C'è silenzio in quei 20 minuti di cammino...non ricordo le sensazioni...ma solo il gran male alle gambe e la voglia di una doccia calda, un'ora di sonno e poi una cena fatta di tutte le schifezze che non abbiamo mangiato in questi mesi.

4:08:26

Grazie per avermi seguito anche quest'anno in questa avventura (anche voi siete arrivati al traguardo con me).

Un abbraccio,

Alessio


2 commenti:

Barbara ha detto...

ho finito di leggereadesso. Ho le lacrime agli occhi...

Anonimo ha detto...

caro Ale...contentissimo ed impressionato dal tempo..grandissimo. Non ci si e' ribeccati poi la sera..ma porto con me i momenti trascorsi assieme a Marco, Fabio e Pia la notte di Halloween. Come al solito...riesci a trasmettere appieno quanto vissuto. Grazie di cuore...
Gianpy